mercoledì, novembre 30, 2005

Redazione Tg1

E allora. Visto che nessuno si interessa agli Ultra Milkmaids e a George Martin, ma preferisce sbirciare le foto di Flavio Briatore e Heidi Klum sullo yacht dello stesso (quel Transporter Extreme che circumnaviga il mondo con King Kong nella stiva che fa da carbonaio, e Harry Potter come marconista) permettetemi di fare anche qualche esperimento che permetta di arricchire la mia già singolare collezione di refferers... "Accordi per chitarra della canzone tanti auguri", ma chi è finito su questo blog? Le suore Salesiane armate di chitarra acustica per fare la festa alla novizia di turno? Cavolo... chissà cosa succede se scrivo :

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giovedì, novembre 24, 2005

Reverse Tape # 1; Ultra Milkmaids, Drone And Unease, Zeromoon 2002


(DRONE+UNEASE, cd, zeromoon records, 2002. recorded between november 2001 and febuary 2002, perfromed by y.r., jeffrey surak and james guggino. vocals by irina pechegina and birds by jevgenl zolotorevski.
7 tracks.)




Questo è quanto si legge sul sito ufficiale di questi Ultra Milkmaids, francesi di nascita, ma inglesi e americani di adozione, specialmente del versante Stapleton, Balance e Jim O'Rourke. Disco di ricerca sul campo, quasi viene da dire, per come i drones vengono modulati ed oscillati, con impercettibili riempimenti e svuotamenti di frequenze, anche grazie all'uso del Ring Modulator, tanto caro ai Liars (e non solo...) sembra quasi in tempo reale.
Una voce femminile lontana, calda e spettrale allo stesso tempo, fa da nenia in Four. Campioni non meglio identificati, quasi delle registrazioni di passi su neve fresca messe in sequenza, e 'arpeggiate' a velocità alterne, frullate attraverso non-ho-idea-quanti-filtri-immaginabili-da-mente-umana, su un tappeto di Drone che fanno sfondo a dei campioni (questa volta identificabili) di uccelli. Il tutto ricorda molto gli esperimenti di Stapleton nel periodo della svolta pianofortesca dei Current 93 -Soft Black Stars- (Qualcuno ricorda la b-side di Gothic Lovesong? Moon XII... eheheheh!!!)
In Tinted Heaps & Dredge i nostri tirano avanti con un'interessante sequenza dalle tinte robotiche gestita da un enorme loop, con altre improvvisazioni su frequenze perforanti e sottili.
Mentre, in Objectmelodie e Globalglobol si ritorna verso luoghi vagamente più mistici e sospesi, un pò come i capolavori di drone-elettronica (?) del primissimo Battiato. Mi vengono in mente in particolare Clic, Juke Box, Mademoiselle le Gladiateur e Sulle Corde di Aries, ma specialmente, per i piccoli ritagli che affiorano per la traccia, per i lievi intrecci frequenze così alte da risultare striduli sibili, quegli esperimenti che Battiato ha portato avanti soprattutto nell'omonimo Battiato (1977) contenente due lunghe suites come Za e Cafè-Table- Musik.
La discografia degli Ultra Milkmaids è assolutamente sterminata e, come accade spesso in questi casi, densa di collaborazioni di ogni genere (anche questo Drone And Unease fa parte del filone) e produzioni su qualsiasi supporto, dalla cassettaccia all'mp3.
Fate un giro sul sito dell'etichetta Zeromoon, label interessantissima che fa della ricerca e della sperimentazione il proprio marchio di fabbrica. E non dimenticate di procurarvi qualcosa di Ultra Milkmaids, da ascoltare sotto l'albero di Natale!

mercoledì, novembre 23, 2005

L'uomo del mese secondo Modulation One

martedì, novembre 08, 2005

Black Circus Tarantula, Black Circus Tarantula, Demo 2005



I Black Circus Tarantula sono un gruppo di Roma. E' facile vederli dal vivo, suonano tantissimo, e i loro concerti sono trascinanti, sporchi ed abbastanza cattivi. Da quando poi la formazione si è allargata a quattro elementi, il gruppo in questione ha guadagnato ben due punti non da poco: una batteria creativa, che sa dare passo e respiro alle canzoni tiratissime del quartetto, ed una seconda chitarra funambolica che caratterizza e colora i pezzi.

Che pezzi? Che genere è? Questo è il punto. Immaginate di vederli live per una prima volta. Ok. Garage. Casinaro. Urlatore al microfono. Magari il locale fa anche schifo in quanto ad acustica (e questa è la particolarità dei locali romani), e magari siete pure stanchi. Li vedete una seconda, perché la prima vi siete lasciati trascinare, e, con un minimo di attenzione, vi accorgete che questi Black Circus, hanno anche qualcosa di più del solito gruppo garage sgangherato; hanno delle melodie, degli stop and go micidiali e più generalmente un'idea di forma canzone che a mio parere è difficile da scovare in giro, almeno nel sottobosco romano.

Certo, queste cose vanno stanate dalla massa del volume dei loro concerti, ma ci sono, eccome.

Black Circus Tarantula, è il loro demo. Un demo che ha avuto a che fare con solo un giorno e mezzo di registrazione e missaggio, il caldo malefico dell'estate, ed una nuova formazione (leggi sopra) che si ritrova improvvisamente a registrare un demo.

Un demo che porta alla luce questi elementi di cui parlavo prima; belle canzoni, buona struttura, freschezza, originalità d'arrangiamento ed attitudine vagamente spavalda che non dispiace affatto. Dalla frustata iniziale di Rippin' fino alla cattiva I'll Never Pay That Beer, Frank. passando per le mie preferite del demo, Mousetrap (ascoltatevi il passo iniziale di batteria e la Slide Guitar che entrarà poco dopo, e poi lungo tutto il pezzo, persino nel ritornello a metà tra i Libertines -quelli vecchi- e gli Stooges) e la, bellissima, Radio Trabant, vero singolo del demo, roba da Strokes di Is This It, ma con la personalità e la freschezza giusta.

Del fatto che sia registrato così così, che i suoni siano un pò così così, che ci sia qualche pecca sparsa lungo il corso delle 5 tracce che compongono questo dischetto, non ve ne deve importare proprio nulla. Appena i 4 tarantula avranno un budget più largo e possibilità migliori di registrazione, sono sicuro che faranno parlare molto di loro, ben oltre il semplice circuito degli addetti. Le canzoni ci sono, la stoffa pure.

Quindi, contattate i Black Circus Tarantula, segnateveli sul taccuino o, se siete alla moda, registrate il loro nome sulla vostra agenda palmare, e richiedete questo demo. E se passate da queste parti, andate a vederveli dal vivo!

Contatti: www.blackcircustarantula.com

e. mail: info@blackcircustarantula.com