lunedì, marzo 06, 2006

Liars, Drum's Not Dead, Mute 2006

PREMESSA: Questo post tratta del nuovo disco dei Liars. Che è magnifico. Dato che è troppo magnifico per farne una recensione e/o una descrizione che fosse in un qualche modo credibile e soprattutto seria, ho optato per il ridicolo intellettualoide. Direi anche di essermela cavata. Forse aprirò un blog apposta:
Ermeneutica, James Joyce e Sesso Anale. Scriva chi interessato.

Insomma, non sono serio... spero vi facciate due risate!





Che si brucino le tappe, i percorsi e i metodi con i quali si ottengono risultati fino a poco prima rassicuranti, è un dato di fatto. Nella filosofia della scienza, Thomas Kuhn ha dato il la ad una rivoluzione che partiva non dall'innovazione, ma dalla rivoluzione di un paradigma stesso, attraverso una sua ri-definizione.

Gilbert Durand, da un punto di vista della mitocritica e della mitoanalisi, informa -sulla scia di Jung- dei regimi diurni e notturni dell'immaginario e della costellazione simbolica ciclica di ogni saga, fiaba, leggenda, religione.

Ritornano le figure che animano i nostri sogni notturni rendendoli ridondanti, barocchi, organici e densi. Ritornano, non nella e dalla notte, nel e dal profondo, dalla e nella parte femminea e distruttrice, ma lontani, ascendenti, luminosi ed allo stesso tempo così dolorosamente impossibili da raggiungere. La passione dell'uomo sta nella sofferenza dell'attesa, della fede in un regno luminoso che si intravede passivamente. (con i propri sensi, con la propria fede, con la propria visione).

Così anche i percorsi artistici, alle volte, possono assumere risvolti che, se pur difficilmente accessibili in termini generali di comprensione, arrivano così diretti, così nuovi eppure, allo stesso tempo, così già storicizzati.

Se They Put Us In A Trench And Stuck A Monument On Top potrebbe essere considerato generalmente come il disco dell'idealizzazione, della simmetria rispetto ad un contesto che definiva un paradigma d'azione nella New York d'inizio millennio, They Were Wrong, So We Drowned rappresenta il primo vero passo verso un organicismo caotico.

Il secondo episodio dei Liars rappresenta una vera e propria discesa nel regno del capovolgimento dell'immaginario, della semantica, dove parole ed espressioni come iniziazione, orgia, lo sconvolgimento dei sensi, il flusso informe eppure coerente di pulsazioni e scosse, o figure archetipe come il lupo, la strega, il sangue, le ossa, l'impiccato, la fiamma, il dio dalle molte facce (satana l'ingannatore), la croce, il drago, la spirale, il ventre e via dicendo, informano di una dimensione assolutamente olistica ed organica dove l'identità classificatoria e classificante si perde e si inverte, travolta e dispersa da un gorgo informe, in cui tutto è coincidenza degli opposti.

Drum's Not Dead è il terzo episodio sulla lunga distanza dei Liars, e rappresenta una naturale evoluzione del discorso intrapreso da They Threw Us... e They Were Wrong. Un'evoluzione che porta il gruppo a confrontarsi con quello che rimane del loro percorso ed a misurarsi con un repertorio immaginario di natura simbolicamente più definita.

Questo è il disco che rappresenta l'ascesa, senza l'arrivo. La perseverazione del tribalismo non fa che da tappeto ideale ad un'eventuale conversione dello spirito e dell'etica dell'immaginario del gruppo. La dimensione orgiastica è abbandonata per perseverare nella ricerca di una base dalla quale partire ed arrivare all'interno di un ambiente che è più definito rispetto al passato.

Qui, la dimensione calda ed intima, materna, si fa materia recalcificante della dispersione primordiale. C'è da costruire, c'è da avviarsi, in un sentiero buio di cui la meta è conosciuta, ma al di là della umana percezione, privilegio ed appannaggio di ciò che s0lo una visione mistica può donare al furore della decostruzione e alla pacificazione ritmica della costruzione.

The Other Side Of Mt. Heart Attack ne è la prova così come il disco rappresenta un vero e proprio sentiero da percorrere assieme alla band, con un tragitto musicale e lirico denso di risvegli (Be Quiet Mt. Heart Attack) dapprima sonnolenti poi furiosi come Let's Not Wrestle Mt. Heart Attack (e da questi due brani si riassume la decostruzione di cui parlavo poco sopra). Da A Visit From Drum inizia il viaggio mistico (nel proprio testo, iniziazione e presa di coscienza di un nuovo io - your blood will tell you...- descrizione di un nuovo paesaggio fatto di antiche rovine e costruzioni polverose -archways of cinder...- e inizio della marcia, dettata dall'andare caracollante della batteria.

In Drum Gets A Glimpse, la nuova nascita dopo il risveglio, e la contemplazione del mondo, una sorta di dialogo con la natura o ciò che ne rimane. Natura madre e matrigna, che rilancia l'infanzia del nuovo nato nel buio del bosco e nelle gelide ed ignote profondità dell'universo. Se fosse una parabola, si potrebbe quasi affermare che It Fit When I Was A Kid rappresenti il momento della tentazione del male (Il diavolo che attende nel bosco Gesù, il lupo cattivo e cappuccetto rosso, Hansel e Gretel, Frodo e Shelob, Narnia... e ancora, un esempio su tutti, nel cinema fantastico L'Impero Colpisce Ancora, quando Luke viene spinto da Yoda ad entrare nel bosco che nasconde il lato oscuro...). The Wrong Coat For You Mt. Heart Attack è forse il dialogo tra il Diavolo e Ivan Karamazov mentre To Hold You Drum è l'unico vero episodio di celebrazione mistica e trance ossessiva da cui sussegue la rivelazione e visione onirica di It's All Blooming Now Mt. Heart Attack, nella quale il corpo dematerializzato da bocciolo diventa crisalide nella Rivelazione. Drum And The Uncomfortable Can è la reazione della tentazione, personificata dal tamburo, dal suo incedere diabolico, confortato da un sistema di effetti che non a caso ricollegano qui e solo qui il suono delle pelli a quello del precedente They Were Wrong....

Questo brano è poi passaggio necessario per i due periodi conclusivi dedicati alla condanna ed ritorno del Drago nelle acque profonde e torbide del mare (You, Drum e To Hold You, Drum). Fino all'ascesa che ci porta sino innanzi i cancelli del nuovo regno, del nuovo confine tracciato per la salvezza, per la felicità. The Other Side Of Mt. Heart Attack è semplicemente un bel tappeto rosso a quello che sarà il prossimo incredibile viaggio dei Liars.

Colossale.

P.S. ... Spero che qualche recensore di Blow Up mi noti e mi prenda sotto la sua ala protettiva, sovvenzionando le mie idee con soldi champagne e donne.

P.P.S. Chiaro che scherzo... però però... sotto sotto... alcune idee... vabbè.

1 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

ciao pier!e' iniziata una nuova illusione!se ti va seguila con noi!e' un "diario di bordo" sulla realizzazione d un nuovo demo!
:)
andrea

12:15 PM  

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