martedì, gennaio 31, 2006

giovedì, gennaio 26, 2006

Go-Tru-Mi






Allora, mettiamola così:
Questo è un post senza nomi.
C'è un album che sta per uscire per i tipi di una ben nota etichetta italiana.
Il caso vuole che questo album sia meraviglioso.

Molto diverso dalle produzioni precedenti. Non aspettatevi facili inni estivi, ritornelli cantabili e quell'aria da "Wow, le spillette".

Anzi, chiunque si aspetti un ritorno a certe situazioni adulte, a chiunque le reclami a gran voce, a chiunque è stato fotografato durante qualche vecchio tour con aria compiaciuta dall'ennesima sequenza A-E-B-E-C#m e ritorno è pregato di sedersi ed ascoltare o andarsene.

(Un pò come è successo qualche tempo fa al Qube di Roma. Da 300 persone a un centinaio nel giro di 20 minuti. Sembrava una scena da romanzo psico/antropologico: il gruppo che uccide il proprio pubblico per poi resuscitare privo di limiti e confini.)

Dicevo di ascoltare, perché molto dovrà essere fatto con questo disco, che già da ora potrebbe benissimo giocarsi diverse cartucce per il podio di disco dell'anno e numerosi altri premi che, spero, cadranno come la manna.

E andate ai loro concerti.

Non credo che un certo chitarrista/cantante/barbuto lancerà più da una ringhiera un cd bellissimo di Dirty Projectors (grazie,ancora grazie, non sai cosa hai buttato via!!!), ma esiste una bella possibilità che vi faccia giocare, come è capitato a me medesimo, con un apparecchietto diabolicamente magnifico durante l'esecuzione del brano possibilmente più bello dell'album.

Il link per la vostra curiosità è sul titolo. E i bravi maniaci (come me) avranno già buttato un occhio sull'insieme dei pedali nella fotografia poco più su. Aspettate di andare sul sito... leggetevi la strumentazione, e chi partecipa...

Ci risentiamo quando tutto potrà essere fatto alla luce del sole, dopo il buio...

venerdì, gennaio 20, 2006

Per Fare I Cori Nelle Messe Tipo Amanda Lear



Il Giorno della fine non ti servirà l'inglese

C'era una volta la mia infanzia e un juke box a Cervinia, Val d'Aosta.

C'era mio padre che cambiava un sacco di soldi in gettoni per il juke box, e c'ero io che ascoltavo imbambolato due canzoni. No Time No Space e Il Re Del Mondo.

Sempre adorato la Val D'Aosta e i Val D'Aostani. Gente di enorme gusto.

Saranno più o meno 3 mesi, o forse 4, che mi riprometto di riprendere la mia collezione di Battiato; viaggio intorno ai 35 cd e una decina di vinili. Quando li metto tutti in fila, mi scendono le lacrime. Praticamente un cabaret di Battiato di ogni forma e colore, silicio e vinile.

Vabbè

Oggi ho deciso di rimpinguare la memoria del mio Ipod con una selezione definitiva di Battiato.

Dovete però sapere che distinguo 3 generi di selezioni Battiato. Una prima, potrebbe essere, con le dovute accortezze e rinforzi, quello Studio Collection uscito una decina di anni fa, ma diciamo che per essere veramente completo avrebbe avuto bisogno di un'altra 20 di titoli. Questa corrisponde alla selezione più "commerciale", che identifico con il nome (un pò infantile) di TuttoBattiato.

Una seconda selezione, è quella che, citando Woody Allen, ho sempre chiamato "Tutto quello che avreste voluto sempre sapere su Battiato, ma non avete mai osato chiedere". Ovvero sia, quelle canzoni che per un modo o nell'altro venivano sistematicamente escluse dalle programmazioni radio o oscurate dalle loro sorelle più famose. E tra queste, ce ne sono di meravigliose.

Poi, Battiato e la Droga. Gli inizi, gli esperimenti, i drones, l'elettronica, i samples, le risonanze.

Questa selezione che sto facendo proprio ora mentre scrivo questo post vuole coprire le prime due. Il Battiato "chimico" lo conosco a memoria, probabilmente più di quello della canzonetta..

(Deduco da una frase del Vangelo che è meglio un imbianchino di Le Corbusier)

Da L'era del cinghiale Bianco ne estraggo 3: Magic Shop, Il Re del Mondo, Stranizza d'amuri. Magic Shop è in effetti tra le 20 più belle di Battiato, versi al vetriolo (e giorni di digiuno e di silenzio per fare i cori nelle messe tipo amanda lear...) e citazioni che mi hanno aperto mondi sconosciuti (René Guenon, i Corpi Astrali). Idem per il Re del Mondo, magnifica canzone sulle pieghe infinite delle cose e dell'universo, su Agarthi e il prete Gianni e la teoria della terra cava. Stranizza d'amuri è il ritratto della felicità e della semplicità, una delle più belle canzoni sull'innamoramento e a come questo cambi le prospettive sul mondo.

(Good Vibrations, Satisfaction, Sole mio, Cinderella Mit Violino, Lux Aeterna, Galileo, douce France, Nietzsche-Lieder, Kurosawa, meine liebe, Mister Einstein On The Beach)

Che poi, malgrado le citazioni erudite, le critiche feroci al potere e ai potentati o a coloro a cui il potere piace subirlo (chi vi credete che noi siam, per i capelli che portiam, noi siamo delle lucciole che stanno nelle tenebre) (Patriots) o i passaggi in lingua araba di Frammenti, Battiato era uno che il ritornello killer, come piace ora, con gli stilemi e i crismi, ce l'aveva sempre. E non penso solo a Passaggi a Livello (un capolavaro totale di 2.30), ma anche, scusate se è poco Arabian Song e Le Aquile.

(Lo spazio cosmico si sta ingrandendo e le galassie si allontanano. Ti accorgi di come vola bassa la mia mente? E' colpa dei pensieri associativi se non riesco a stare adesso qui)

Il vero colpo di grazia, poi, arrivava quando beccavi nell'ordine: il funzionario di banca, il bancario e il banchiere, la casalinga di voghera, il pastore abruzzese e il contadino delle puglie (poi vedi le affinità col Nanni Moretti di Sogni D'oro), lo spazzino e il professore (finalmente contento di una musica che lo rispecchiasse sia nell'aspetto colto e raffinato che nella depravazione del ritornellone a go-go), l'imbianchino e lo studente si ritrovavano tutti assieme, più o meno di nascosto, a cantare di Gurdjieff, dei centri di gravità permanenti, delle meccaniche celesti, dei Sufi. Il tutto 7 canzoni 7 che rispondono al nome di una vecchia etichetta specializzata in classica. La Voce Del Padrone. Ora io non ricordo bene quanto nell''81 abbia venduto questo disco, ma credo siamo intorno alle 2 milioni.

(L'evoluzione sociale non serve al popolo, se non è preceduta da un'evoluzione di pensiero. The New Frontiers Of The Nouvelle Vague)

Poi, ancora: L'arca di Noè si afferma come un disco tra i più ingiudicabili e transitori di Battiato, ma, anche in questo album del 1982, fuoriescono capolavori come Voglio Vederti Danzare, ma in particolare quella Scalo a Grado che accompagna Nanni Moretti in Bianca, quando in un bar, dopo aver aggiustato i calzini ad un tedesco in vacanza, minaccia di suicidarsi.

(Friedrich Nietzsche era vegetariano, scrisse molte lettere a Wagner...)

Con Orizzonti Perduti, viene acccentuato quel sentimento negativo e vagamente minaccioso espresso già da L'arca di Noè. Un'idea della scaletta del disco? La Stagione dell'amore, Tramonto Occidentale (plagiata da Aleandro Baldi e la sua partner con Non Amarmi, Sanremo 84 o 85, da cui "il Baldi non ci vede, ma ci sente benissimo"), Un'altra vita, Mal D'africa e la meravigliosa Campane Tibetane.

(Noi, provinciali dell'orsa minore, alla conquista degli spazi interstellari e vestiti di grigio chiaro per non disperderci)

Ancora Battiato con Mondi Lontanissimi, classe 1985, ultimo, a mio avviso, dei grandi album in studio del cantante. Tristissimo e solitario, a suo modo questo album genera momenti incredibili, scossoni emotivi, intuizioni letterarie e di registrazione (ascoltate bene i riverberi di Via Lattea, o gli arpeggiatori sparsi qui e la in pezzi come il capolavoro-dei-capolavori- No Time No Space o Chanson Egocentrique. Ma anche l'elettronica minimale usata per i sottofondi di L'Animale) alternando canzoni sperimentali a pezzi tradizionali e tipicamente "Battiateschi" come la strafamosa Treni di Tozeur.

(Un Oceano di Silenzio scorre lento senza centro né principio cosa avrei visto del mondo senza questa luce che illumina i miei pensieri neri.)

Già con Fisiognomica (1988), trovo che la vena del cantante Catanese vada esaurendosi di pari passo con la cura per i suoni che da sempre aveva contraddistinto le sue produzioni. E malgrado molte note negative attribuibili al disco, come una produzione tipicamente e senza fantasia anni '80, anche qui ci sono episodi notevoli: Veni L'autunno, Secondo Imbrunire, Nomadi, la popolarissima E Ti Vengo A Cercare (e nuova partecipazione elegiaca a Palombella Rossa di Moretti), e la magnifica Oceano di silenzio.

(Mi piacciono le scelte radicali la morte consapevole che si autoimpose Socrate e la scomparsa misteriosa e unica di Majorana la vita cinica ed interessante di Landolfi opposto ma vicino a un monaco birmano o la misantropia celeste in Benedetti Michelangeli.)

Fortunatamente, nel 1989, La Emi Italiana era "... abbastanza lieta di presentare" Giubbe Rosse, per quanto mi riguarda, unica testimonianza live di Battiato da tenere in considerazione, vuoi per l'interpretazione, vuoi perché ai neofiti e non solo si presentava un Battiato inedito e per certi versi destabilizzante per chi ne apprezzasse allora il solo talento melodico. La riscoperta live di capolavori come Sequenze e Frequenze, Mesopotamia (probabilmente, non scherzo, la più bella canzone di Battiato e riscattata dallo scempio di Dalla e Morandi nel disco omonimo), No U Turn, Giubbe Rosse, Lettera al governatore della Libia (con la gentile partecipazione di Giuni Russo) e Alexander Platz (scritta per Milva).

A seguire il periodo detto Assiro Babilonese formato dalla in fin dei conti mediocre accoppiata Come un Cammello in una Grondaia e Café de la Paix. Poi la risalita con un album a detta di molti (ma non me) imperfetto ed impervio come l'Ombrello e la Macchina da Cucire, il primo a vedere la partecipazione del paroliere Manlio Sgalambro, autore di simpatici passatempi filosofici come Anatol, pubblicati da Adelphy.

Per quanto riguarda ciò che viene dopo, non so cosa dirvi; io mi sono spinto fino a 10 Stratagemmi (che non era affatto male) passando per Ferro Battuto (tra i più brutti), ed attraversando il canonico L'imboscata e il misterioso ed a tratti esaltante Gommalacca.

Uff...

Fortunatamente ho escluso dal conto gli albori sperimentali, gilgamesh, campi magnetici..

Al resto, prima o poi, dedicherò una seconda puntata..