martedì, novembre 14, 2006

W Jeff Hanneman!


I Franklin Delano, oltre ad aver fatto un album meraviglioso come Come Home, offrono un live altrettanto convincente, persino nel luogo dove l'acustica ricorda un quadro cubista a scelta, ovvero il Covo di Bologna. In cinque sul palco, poche chiacchiere e mossette ad effetto: forti di una line up preparatissima, il quintetto propone grande parte del nuovo album (la bellissima I'm A Cow, Dead Racoon e Motel Room su tutte) senza dimenticare estratti dal precedente Like A Smoking Gun In Front Of Me. Se vi dovesse capitare di incontrarli dalle vostre parti, ne vale assolutamente la pena. Se vi dovesse invece capitare di avere le due gambe fratturate a causa di un incidente con il vostro trattore, allora sintonizzatevi su Larsen, credo il 12 dicembre su Rai Sat!






Capita che poi ad aprire i Franlin Delano ci sia Bologna Violenta.
Chi o cosa è Bologna Violenta?

Oltre a suonare violino e tastiere con i suddetti Franklin Delano, si diletta nel terrorismo sonoro di matrice Slayer.
Un insieme di brani, legati tra loro con samples presi da film, delineati da una ferocia chitarristica degno del più sanguigno Tom Araya; con la differenza che, mentre gli Slayer sono in 4, Bologna Violenta si presenta sul palco da solo. Laptop, da cui escono fuori basi di batteria a tratti brutal, e chitarra con distorsione à la Reign In Blood. Il tutto sciorinato a velocità supersonica, mentre il nostro sul palco impazzisce correndo dietro a riff intricatissimi e velocissimi. Estremamente suggestivo non solo per le innegabili qualità tecniche dimostrate, ma anche per la particolare atmosfera che Nicola Manzan ha saputo creare lentamente: da un avvio preda delle sensazioni più spiazzanti (stupore, divertimento per l'inusualità della proposta) fino ad una vera e propria claustrofobia, molto simile a quella creata dai Sunn O))) . Solo, di 1000 km orari più veloce.







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