lunedì, marzo 27, 2006

Murcof, Remembranza, Leaf Label, 2005





Arrivo a parlare di questo artista messicano con circa 6 mesi di ritardo dalla pubblicazione del suo ultimo lavoro, Remembranza. Fernando Corona, alias Murcof (Tijuana 1970), ha prodotto un disco molto difficile da classificare, semmai ne sentiste l'immarcescibile bisogno.

Remembranza è un percorso che si snoda attraverso nove tracce fatte di, mettiamola così per semplificare, elettronica IDM, field recordings, riverberi lunghissimi, pianoforti usciti fuori dal più segreto Satie, ambienti sonori spettrali e l0ntani, archi e profusioni di glitches utilizzati spesso come unico fattore ritmico delle composizioni.

Ciò che mi ha principalmente colpito ascoltando il lavoro di Murcof è stata la cura e l'attenzione con le quali il pianoforte è stato registrato e trattato. Pur essendo lontano, o meglio, missato in modo da sembrare lontano, è persino possibile ascoltare il peso dei martelletti per ogni tasto premuto. Il tutto, ripeto, inquadrato in una struttura definitissima ma dai contorni sfuggenti e sfocati, tanto da sembrare quasi la riduzione in musica dell'impressionismo francese, a tinte oscure.
Dal punto di vista musicale, poi, come già anticipato prima, la vicinanza pianistica ai francesi, in particolare Satie, rende l'opera di Murcof ancora più interessante per come viene intesa la questione tecnica della registrazione del pianoforte (argomento, per quanto ne so, particolarmente caro a Glenn Gould che non era proprio l'ultimo dei cretini in materia...). Possibilmente, la lezione minimale di Satie, viene ancora più destrutturata e riscritta all'interno di vere e proprie interazioni tra pianoforte, elettronica, e archi, che si snodano attraverso dei percorsi di ambienti sonori piuttosto bui e riflessivi.

Insomma, vietando a me stesso di spararne ancora delle grosse, spero che chiunque legga questo post riesca a procurarsi (in modo legale e non) questo disco bellissimo che, ormai da un mese, gira nel mio lettore!

2 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

aah la minimal la minimal la minimaaal
la minimal la minimal la minimaal! chebbello!

Glottologia

11:53 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

BILICUS BILICUS BILICUS BILICUS

8:50 PM  

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