martedì, aprile 04, 2006

Modulation Live:The Show Is The Rainbow, Shadow Line, Black Circus Tarantula @ Linux Club 2.4.06


Il Linux Club a Roma è un posto dalle parti di Ostiense. All'interno, un lungo bar, una cassa circolare che impedisce un accesso rettilineo al locale e costringe alla circumnavigazione della stessa, un palco che più che un palco è un rialzamento del pavimento, e una decina di computer free access sparsi un pò ovunque.

La serata è tranquillissima e il cantante dei The Show Is The Rainbow sembra un incrocio tra un lupo mannaro ed un esperimento genetico eseguito nei laboratori dei Grandaddy.

Pochissima gente (non più di 20 persone) a battezzare la serata aperta dai Black Circus Tarantula che, per l'occasione, hanno sfoggiato tre canzoni nuove rispetto al demo e alle vecchie scalette live, che mostrano quanto si possa crescere stilisticamente pur rimanendo saldamente agganciati ad una propria cifra stilistica; una cifra stilistica che si evidenzia particolarmente nella fase live, in cui il gruppo si esalta con una performance al solito infuocata dalla quale emergono grande senso della melodia e, soprattutto, un mucchietto di 5 o 6 canzoni da air play infinito.


Finito il set dei BCT (con l'onore del bis), una sigaretta e una birra, che si moltiplicano e trallallero trallallà mi perdo il set degli Shadow Line; chiedo scusa ai diretti interessati per l'imperdonabile mancanza.


Il momento clou della serata arriva quando il sopra citato cantante dei The Show Is The Rainbow , ormai pronto sui blocchi di partenza, comincia a litigare con il suo sbaraccatissimo computer portatile (credo fosse al livello del mio... chi mi conosce, sa di quale disgrazia parlo) che si trova costretto a riavviare, dimenticandosi dell'imperioso jingle di chiusura di Windows, noto al mondo per partire a circa il doppio dei decibel delle impostazioni del computer. Tra una risata e una battuta, il concerto ha davvero inizio.

Batteria, chitarra e voce, il trio ha dato vita ad un'esibizione veramente trascinante con un punk funk istrionico, saltellante e divertente. Il gruppo, fortunatamente privo di ogni velleità da poser o da chi "sul palco la so lunga" ha intrattenuto il poco pubblico scaricandogli addosso un breve ma intensissimo live set con momenti di follia canora, rumorismo strumentale e originalità dei pezzi che riservavano sempre qualche bella sorpresa sul piano delle strutture e delle dinamiche.

A fine serata vanno ricordate la simpatia del chitarrista che, prigioniero tra le mie e le sue grinfie rispondeva con calma e serenità tibetana ad ogni martellante domanda a lui posta!

Allora, per chi abitasse dalle parti di Genova, Pescara, Padova, Feltre, Carpi può avere la fortuna di aiutare questi tre simpaticissimi pazzoide a sbarcare il lunario andandoli a vedere nelle data QUI indicate.

Meditate, e mentre lo fate, ordinate il disco, al più presto recensito su questo schermo!


0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page